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Commenti al testo di Antonio Aiello
Il bisbiglio degli enigmi

Sei nella sezione Commenti
 

 Arcangelo Galante - 19/09/2018 10:47:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Grazie a te, in quanto rimane sempre un piacere leggerti e commentarti, se il tempo e le altre attività quotidiane me lo consentono.
Sereno proseguimento letterario nel sito, Antonio, caro amico lontano.
Lietamente ti saluto, riconoscente per la risposta data e, ad maiora semper!

 Antonio Aiello - 18/09/2018 23:28:00 [ leggi altri commenti di Antonio Aiello » ]

Grazie Arcangelo per il commento sottilmente rivelatorio e lusinghiero!

 Arcangelo Galante - 18/09/2018 07:44:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Una poesia che ha letteralmente colpito la mia immaginazione, come credo quella di ogni lettore, sensibile a testi di questo genere.
Un flashback che racconta un evento del passato, ove, “in quella penombra di sommesse voci”, l’operosità delle sarte si alternava al dolente suono di un violino.
Chissà quanti enigmi sono stati svelati, in quella camera, e quanti altri invece non hanno trovato soluzione alcuna!
Sembra di trovarsi di fronte ad un’opera pittorica, nella quale, ampie pennellate di colore, spuntano dalla tela, sbiadita e consunta da un tempo impietoso, ma testimone di accadimenti sempre presenti nella memoria di chi li ha vissuti.
Nel complimentarmi con l’autore, cordialmente, saluto.

 Antonio Aiello - 17/04/2017 22:05:00 [ leggi altri commenti di Antonio Aiello » ]

Leonora, come sai essere sottile e brava consigliera... te ne ringrazio molto, e non tanto per dire: grazie a te ho potuto cogliere la corrispondenza con avvolgeva-affliggeva... per me è stata un’accettabile prima stesura di un ricordo remoto un tantino singolare... "furente" suona meglio, ma si discosta "di quel tanto" da un senso vicino a "impetuoso" (la tua proposta. comunque, potrebbe condurmi ad una felice soluzione)... Tuttavia a proposito di rime interne: in una mia brevissima prosa lirica (tra le mie poesie) ricca di suspense e colpi di scena "L’ospite" ci sono anche diverse rime, per il piacere di farle, dove conto proprio di averle messe a proposito... Ciao Leonora...






 Leonora Lusin - 17/04/2017 11:41:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Antonio solo una questione secondaria, sono allergica alle rime interne, ma rileggendola trova un suo perché in quanto rimanda a avvolgeva-affliggeva (sentimenti-veementi). Forse furenti al posto di veementi?La u al posto della doppia e, rende meno cantilenante il tutto. Fammi sapere.

 Antonio Aiello - 16/04/2017 19:22:00 [ leggi altri commenti di Antonio Aiello » ]

Leonora mi riesce grato tanto il tuo gradimento quanto l’avermi indicato quella che per te è "una criticità" (che potrebbe anche trovarmi d’accordo) del testo... Se ti va, puoi anche dirmi chiaramente che cosa trovi di sconveniente in essa... Ciao!

 Leonora Lusin - 16/04/2017 17:51:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Davvero interessante e piena di suggestioni. Ma per favore trova una soluzione per quella rima interna tra veementi e sentimenti...

 Antonio Aiello - 15/04/2017 19:10:00 [ leggi altri commenti di Antonio Aiello » ]

Un grato saluto: a Nando per aver esplicitato e valorizzato lo sguardo infantile, peraltro trasognato, del mio ricordo; ad Auro che ha condiviso il senso di malìa che ho avvertito; a Klara che ha colto in quell’ombra e in quella premura la meraviglia del fascino della femminilità!

 Nando - 15/04/2017 15:00:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Ha la vividezza dei colori di un bel dipinto. Un ricordo restituito con efficacia all’oggi della memoria, un ricordo degli occhi di un bambino, ché così mi evoca la chiusa.

Ciao, Antonio.

 Auro d’Arcola - 15/04/2017 14:10:00 [ leggi altri commenti di Auro d’Arcola » ]

Stupenda...

 Klara Rubino - 15/04/2017 11:53:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Meraviglia: ombra e premura il fascino della femminilità!